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Michael D. Higgins, Presidente della Repubblica d'Irlanda dal 2011, rappresenta una luminosa eccezione nel panorama politico mondiale e una radicale alternativa alle tendenze neo-liberiste e neo-populiste che dominano il dibattito contemporaneo. In questi saggi, presentati in anteprima assoluta al pubblico italiano e internazionale, Higgins evoca alcuni snodi del '900 irlandese - il ruolo delle donne nell'insurrezione del 1916, l'Irish Citizen Army e il suo leader James Connolly, la figura di Eva Gore-Booth, le relazioni fra Irlanda e Cuba - e articola un discorso unitario e coerente riguardo la questione sociale, i diritti civili e l'emancipazione femminile, la pace e la cooperazione internazionale. Con la sensibilità del poeta, la memoria dello storico e la lungimiranza dello statista, Higgins si fa portavoce di una testimonianza esistenziale prima ancora che politica, per un'Europa chiamata a ripensare il futuro, l'identità, l'Altro da sé.